A volte ritornano

C’è da dire che per qualche mese sono stato in silenzio. Il motivo principale è che il tempo, che tanto vorrei dedicare alla promozione di questo libro, non lo trovo. Anche perchè sono dall’altra parte d’Europa e vi rimarrò per qualche mese almeno.

Ieri, gli amici di “Dario Hubner di vede”, storica pagina dedicata al calcio anni ’90, ha regalato a Crvena Zvezda un bel marchettone e di ciò li ringrazio di cuore. Tatanka ovunque!

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Recensioni per caso

Accade, mentre sei a un paio di migliaia di chilometri da casa, che qualcuno compri il libro, solo perchè è finito per caso su questo blog.

E ci faccia una recensione.

Siccome a me piacciono molto più le critiche obiettive che non i complimenti di circostanza, eccola qui. Un grazie a Marco e al suo “Triste, solitario y final”

http://sadlonelyfinal.blogspot.it/2013/11/crvena-zvezda-di-e-varrecchione.html

9+1 novembre

ImmagineMi piacerebbe dire di aver voluto aspettare il giorno dopo per poter scrivere questo post. La realtà è che ieri mi sono completamente dimenticato che era il 9 novembre, la cosa mi è sovvenuta solamente più tardi, mentre ero fuori a cena.

Ventiquattro anni fa avevo poco più di due anni e non potevo sapere che era una mattina in cui il mondo si era svegliato con un muro in meno. Venticinque anni fa, invece, era mercoledì e si doveva rigiocare Stella Rossa-Milan. Avevo poco più di un anno e non potevo sapere che su quella partita (o meglio, su quella del giorno prima) avrei scritto un libro.

Nel pieno delle vacanze di agosto, io e Marco (nella foto), il mio editore, ci sentivamo qualcosa tipo cinque o sei volte al giorno. Io a Milano, lui a Tortona. Mancavano pochi giorni alla scadenza del mio contratto di lavoro, stavo preparando il trasferimento per la Svezia, ma tutto questo era nulla di fronte alle enormi difficoltà che comportavano l’uscita di un libro. E’ arrivata la recensione di Max Collini e abbiamo esultato, poi ci siamo accorti che il formato del libro era diverso da quello preventivato, solo che Giovanna, la ragazza che ha curato la copertina, aveva il computer in rianimazione e allora Giulia ci ha salvato in zona Cesarini. Si è perfino ribaltato il furgoncino del corriere che doveva portare le nostre copie, per fortuna il buon Marco si era recato in anticipo a Spinetta Marengo per recuperare i libri di persona. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non l’avesse fatto.

Quando il libro è uscito, senza nemmeno fare troppa pubblicità, tutti già lo sapevano. Al lavoro la mia responsabile ha mandato una mail a metà azienda e c’era la fila di gente a chiedere il libro e non riesco ad immaginare un modo migliore di chiudere un’esperienza lavorativa. Poi è arrivata la presentazione ed è stata un’altra grande soddisfazione. C’è stata anche la presentazione bis, molto più informale, giusto la sera prima di partire. In tutto, abbiamo venduto più di un centinaio di copie, anche a persone che casualmente si sono imbattute su questo blog grazie alle recensioni comparse negli ultimi mesi o alle pagine di Wikipedia dove il libro viene citato.

Oltre all’Italia, questo blog ha ricevuto un numero pazzesco di visite anche da Francia, Regno Unito, Svezia e Danimarca. Qualcuno ci ha pescati anche in Serbia, la terra dove è ambientata parte del libro, probabilmente grazie ai motori di ricerca. Qualcuno ci ha letto anche dalla Finlandia, dalla Slovenia, da Singapore, Lussemburgo, India e Cipro. Grazie, Kiitos, Hvala, Merci.

Per chiudere quest’inutile paginata, che in fondo serviva anche a rianimare un po’ il blog, vi informo che ci sarà qualcosa sotto Natale. Di preciso non so ancora date e luoghi, ma sta di fatto che Crvena Zvezda non è finita la scorsa estate. Stay tuned!

Perchè aNobii is the answer

Devono ancora spiegarmi perchè va tanto di moda mettere la seconda lettera maiuscola in aNobii, iPhone, mcDonald (no questa l’ho inventata). Tanto vale potevo intitolarlo cRvena zVezda. Vabbè, disquisizioni ortografiche a parte, grazie all’amico Patrizio da ieri CZ è pure su aNobii a questa pagina. Se avete letto il libro o volete leggerlo potete registrarvi e metterlo in bellavista sul vostro scaffale online.

Ah, per chi non sapesse cos’è aNobii, non sto a spiegarvelo io che c’è Wikipedia a fare il suo buon lavoro.

Buona domenica!

Governo in crisi. Dal 1994 è la quinta volta

Sembra destinata a concludersi l’esperienza di governo nata dalle ultime elezioni. Crvena Zvezda anticipa a chi non ha ancora letto il libro quali sono state le crisi di un’Italia senza Berlusconi.

1994: il governo D’Alema, sostenuto da una maggioranza esile, cade a dicembre quando Rifondazione Comunista sottrae il proprio appoggio all’esecutivo. Entrano in carica i “tecnici” guidati da Lamberto Dini

1998: il governo Prodi è il primo a cadere per un voto di sfiducia, grazie al mancato supporto di 65 senatori DS, 38 di Rinnovamento Italiano e 3 Popolari. Torna al governo D’Alema, sostenuto da una maggioranza di centro-sinistra.

2000: pesante sconfitta della sinistra alle elezioni regionali, D’Alema si dimette nella settimana successiva al voto lasciando spazio al governo interlocutorio di Giuliano Amato

2005: ancora crisi per D’Alema, ancora una volta in seguito ad una tornata fallimentare. In Lombardia e Lazio vince Alleanza Nazionale, in Piemonte e Veneto la Lega Nord, in Toscana e Puglia Rifondazione Comunista. D’Alema si dimette, ma mantiene l’incarico e riottiene la fiducia.

2008: in primavera, in seguito allo scandalo per la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi di tutti i cittadini italiani, il ministro Padoa Schioppa viene sfiduciato da Lega, Udeur, Alleanza Nazionale, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e 14 fuoriusciti dei DS. Tre giorni dopo si dimette il premier Prodi. Il governo viene affidato ancora una volta ai tecnici, presidente del consiglio è Mario Monti.

Celebration!

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Celebration!

E’ andato tutto bene. Nessun alieno è sbarcato sulla biblioteca.
Nella foto, gentile cortesia di Nico Ferrari, l’autore, l’editore ed un tavolino ricco di bevande e vettovaglie.
Grazie ancora per essere venuti.